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LA VERITA NEGATA
«Venite ad Altivole, dove arroganza e prepotenza dominano incontrastate, e il denaro è l’unico dio a cui si obbedisce. Qui, i diritti fondamentali dell’uomo vengono calpestati ogni giorno.»
Caselle di Altivole: Anche se siete protetti dalle vostre autorità di polvere. Una certezza rimane: non ci perseguiterete in eterno.
Caselle di Altivole: persecuzione sociale
20-09-2025 —
A Caselle di Altivole, il caos non è più un’eccezione: è diventato la norma. La cosiddetta "Belera", regolarmente autorizzata da chi dovrebbe tutelare il benessere pubblico — amministrazione comunale, forze dell’ordine e persino rappresentanti religiosi — è ormai il simbolo di una comunità abbandonata a sé stessa.
I cittadini che chiedono rispetto vengono ignorati, isolati, screditati. Il rumore, il disagio, l’arroganza istituzionale: tutto contribuisce a un clima che non è più solo di malcontento, ma di vera e propria persecuzione sociale.
Siamo trattati come dissidenti, come se il nostro diritto alla quiete fosse una colpa. In certi momenti, ci si sente sotto assedio — non da nemici esterni, ma da chi dovrebbe proteggerci.
Rumore e salute mentale: la scienza ci dà ragione
A Caselle di Altivole, da anni denunciamo i gravi disagi causati dal rumore notturno proveniente dal centro ricreativo (la cosiddetta "balera"). Questo disturbo cronico influisce negativamente sulla nostra salute psicofisica, sul sonno e sulla qualità della vita.
Tuttora, queste denunce sono rimaste inascoltate da parte della politica e delle forze dell'ordine.
Il Dott. Valerio Rosso spiega come il rumore danneggia il cervello
Il medico psichiatra Valerio Rosso ha pubblicato un video in cui illustra con chiarezza scientifica quanto l'inquinamento acustico possa essere nocivo per il cervello. Tra le conseguenze ci sono: disturbi del sonno, stress, ansia, riduzione della concentrazione e un possibile aumento del rischio di depressione.
video YouTube
La nostra battaglia continua
Questo video dimostra che le nostre segnalazioni non sono esagerate: la scienza conferma la pericolosità del rumore prolungato. È urgente che le autorità locali intervengano per difendere la salute e la dignità dei cittadini. Il nostro diritto al silenzio e al riposo è un diritto umano, non un optional.
Se vivi ad Altivole e condividi il nostro disagio, unisciti a noi. È ora di farci sentire!
Basta rumori, basta ipocrisie e silenzi. Siamo stanchi dei vostri schiamazzi e delle vostre falsità. La salute dei cittadini viene prima dei vostri divertimenti.
Nota:Nel nostro caso, il rumore è rappresentato principalmente dalla musica ad alto volume, proveniente non solo dalla balera, e costituisce una forma di inquinamento acustico cronico.
Il video del dott. Rosso, pur non facendo riferimento diretto a questa situazione specifica, evidenzia con chiarezza i danni che il rumore notturno può arrecare alla salute fisica e mentale. Per approfondire il suo approccio alla *Lifestyle Medicine* e alle neuroscienze, visita il suo sito ufficiale: valeriorosso.com.
Paolo Crepet: l’ipocrisia dei genitori
Lo psichiatra Paolo Crepet denuncia una contraddizione educativa: i ragazzi possono fare le sei del mattino, ma non possono lavorare. Una riflessione che trova riscontro anche nella realtà di Altivole, dove i giovani sono protetti da genitori e istituzioni, mentre altri cittadini devono alzarsi presto per lavorare.
Leggi l'articolo completo su Orizzonte Scuola.
Altivole e la quiete pubblica
Nel nostro comune, il disturbo della quiete pubblica è una realtà sempre più presente. Le notti estive sono spesso animate da schiamazzi, musica ad alto volume e feste che durano fino all’alba. Questo accade mentre molti cittadini devono alzarsi presto per lavorare, studiare o prendersi cura della famiglia.
La riflessione di Paolo Crepet ci invita a guardare oltre il rumore: a chiederci che tipo di educazione stiamo offrendo ai nostri giovani. Proteggerli non significa giustificarli sempre. Significa anche insegnare il rispetto per gli altri.
Se i ragazzi sono abbastanza grandi per vivere la notte come adulti, allora devono anche essere abbastanza maturi per comprendere il valore della responsabilità, della convivenza e del rispetto della quiete pubblica.
Ultime notizie da Caselle di Altivole – dalla "balera"
Si preparano a un'altra notte di rumore e disturbo a Caselle di Altivole. Sembra che, ancora una volta, il rispetto per la quiete pubblica venga ignorato. A Caselle di Altivole, tutto sembra concesso, grazie ai silenzi e all’indifferenza delle autorità competenti.
Ho posizionato due cartelli in punti visibili per richiamare l’attenzione sulla prepotenza e sull’ipocrisia con cui viene gestito (o ignorato) il problema del disturbo della quiete pubblica.
Per il cartello rivolto verso la balera:
Cartello rivolto verso la balera
Ho affisso un messaggio per dire ciò che accade in quella zona e nelle aree limitrofe, ma è stato rimosso. Forse perché la verità infastidisce?
Ho esposto un cartello per dire la verità su ciò che accade all'interno della balera e nelle zone circostanti, ma voi lo avete rimosso. La verità vi dà fastidio!
State causando danni ben oltre ciò che riuscite a immaginare.
- Vi è concesso fare rumore a vostro piacimento, protetti dalle "autorità".
- Vi è permesso sottrarre la proprietà altrui, sempre sotto l’ombrello delle "autorità".
- Potete distruggere la serenità di chi vi circonda, ancora una volta impuniti.
Noi, invece, non possiamo fare nulla di tutto questo. È ingiustizia? No, è dittatura.
- Vi siete mai chiesti quante volte sono entrato nelle vostre case per sottrarvi qualcosa?
- Vi siete domandati quante notti vi ho impedito di dormire nella vostra camera da letto, costringendovi a ripiegare su un’auto lontano da casa per sfuggire al caos?
- Quante volte non avete potuto vivere serenamente nelle vostre abitazioni per causa mia?
Se avete una coscienza, riflettete su queste domande. Ma ne avete una? Ne dubito.
Perché infliggete tutto questo a chi non vi ha mai fatto nulla?
Esiste un principio universale: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
Lo comprendete?
Nota:
Esistono ladri per necessità, ladri per scelta e ladri legalizzati da una società ormai votata al profitto a tutti i costi, spesso a scapito degli altri. Voi appartenete a quest’ultima categoria. Rubare per divertimento, anche se per voi è "legalmente consentito", resta un comportamento inaccettabile e immorale.
Foto 1
Cartello zona "balera" rubato
Foto 2
Cartello zona "balera" rubato
Foto 3
Cartello zona "balera" rubato
Foto 4
Cartello zona cortile asilo (in cui avevano iniziato a fare schiamazzi e musica ad alto volume)
Foto 5
Cartello zona cortile asilo (in cui avevano iniziato a fare schiamazzi e musica ad alto volume)
La Battaglia Quotidiana Contro i Rumori Molesti e le Violazioni di Proprietà
La situazione di disturbo
Da oltre dieci anni, noi e molti nostri vicini affrontiamo quotidianamente rumori molesti che disturbano il nostro riposo e le nostre occupazioni. Nonostante numerosi tentativi di risoluzione pacifica, queste persone continuano imperterrite, ignorando ogni richiesta di rispetto e comprensione.
I reati commessi
Questo comportamento non solo manca di rispetto, ma viola anche diverse leggi del Codice Penale italiano:
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Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone (Art. 659 Codice Penale): Chiunque, mediante schiamazzi, rumori, o abusando di strumenti sonori, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 309 euro.
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Molestia o disturbo alle persone (Art. 660 Codice Penale): Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, o col mezzo del telefono, reca molestia o disturbo a taluno per petulanza o altro biasimevole motivo, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a 516 euro.
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Esercizio di una professione o mestiere rumoroso (Art. 10, Legge 26 ottobre 1995, n. 447): Chiunque esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità, è punito con l'ammenda da 103 a 516 euro.
Altri impatti gravi
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Violazione della privacy
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Danno alla salute: Gli effetti negativi del rumore sulla salute fisica e mentale, specialmente per una persona anziana, sono ben documentati. Il nostro benessere è costantemente messo a rischio da questi continui disturbi.
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Furto: Oltre ai rumori molesti, questi individui hanno rubato un cartello dalla nostra proprietà, esposto per manifestare il nostro disagio. Questo furto rappresenta un'ulteriore violazione dei nostri diritti e potrebbe configurarsi come furto secondo l'Art. 624 del Codice Penale.
Una comunità rispettosa
Questi comportamenti non solo violano la legge, ma minano anche i principi fondamentali di rispetto e convivenza civile. Noi, vittime di tali soprusi, non possiamo permetterci di ignorare l'impatto devastante di queste azioni. È essenziale che le autorità locali intervengano per ripristinare la tranquillità e la sicurezza nella nostra comunità.
Conclusione
Nonostante le nostre reiterate richieste e i tentativi di risoluzione pacifica, questi individui continuano a farsi beffe di noi. È ora di far sentire la nostra voce e chiedere giustizia. Nessuno dovrebbe vivere nella paura e nel disagio costante, soprattutto i più vulnerabili tra noi.
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Il mio profilo su X non è più attivo. 👉 Non è che i fatti non contino: è che nei social valgono solo se sono confezionati in un modo che non “disturbi” l’algoritmo o la community.
È come parlare in un salotto dove tutti vogliono sentirsi a proprio agio: se alzi la voce, anche per dire la verità, rischi di essere cacciato.
Per loro conta più l’apparenza delle parole che la sostanza dei fatti. Non importa chi fa davvero male con i comportamenti: l’importante è che tu parli “bene”, senza disturbare.
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